Linea soft di Musumeci, niente sfida autonomista a Roma sugli orari dei locali
Redazione
Nessuna deroga sulle aperture in Sicilia, ma «ripresa delle attività basata sull’andamento dei contagi». Il duello in Giunta tra “falchi” e “colombe”
CATANIA – Il modello autonomistico emigra di pochi chilometri: dalla rivoltosa Trento alla più diplomatica Bolzano. Il senso politico, invece, fa un viaggio molto più lungo: dalla dichiarazione di guerra all’enunciazione di buoni propositi. Nello Musumeci cambia strategia in corsa: niente più sfida aperta alle contestate chiusure (soprattutto di ristoranti e bar, cinema e teatri) del Dpcm di Palazzo Chigi.
Il disegno di legge votato ieri sera, poco prima di mezzanotte, dalla giunta regionale è uno strumento molto più soft, con cui il governatore rivendica la «responsabilità di anticipare e accompagnare la ripartenza per meglio rispondere alle specifiche esigenze del territorio siciliano».
Quattro soli articoli senza alcuna misura specifica su allungamenti degli orari di apertura in Sicilia.
@Lasicilia