Terrore in Francia. Attentato nella chiesa di Notre Dame di Nizza: tre vittime, decapitata una donna
Redazione
L’accoltellatore è stato udito gridare “Allah Akbar” mentre veniva medicato sul posto dopo essere stato ferito dalle forze dell’ordine
Tre vittime, tra cui una donna che sarebbe stata decapitata, e un numero ancora imprecisato di feriti. È questo il bilancio dell’attacco con coltello compiuto questa mattina nella chiesa di Notre-Dame a Nizza, in pieno centro. L’autore del presunto attacco è stato fermato. Ferito dalla polizia accorsa sul posto, è stato trasferito in ospedale.L’accoltellatore è stato udito gridare “Allah Akbar” mentre veniva medicato sul posto dopo essere stato ferito dalle forze dell’ordine. Lo ha riferito il sindaco di Nizza, Christian Estrosi, per il quale “non c’è alcun dubbio sulla natura dell’attacco”. Tutte le chiese della città sono state poste sotto sorveglianza e chiuse. Tra le tre vittime dell’assalitore di Notre-Dame, ci sarebbero due donne. Il corpo di una delle due è stato trovato all’interno della chiesa, l’altro all’esterno, dove la donna sarebbe stata aggredita mentre cercava di rifugiarsi in un bar situato nelle vicinanze. La terza vittima è un uomo. Il centro di Nizza sembra ormai una zona di guerra dove le forze speciali hanno creato un larghissimo perimetro attorno all’area dell’attentato. Gli specialisti dell’antiterrorismo stanno chiedendo alla popolazione di non uscire di casa. Sono state udite delle deflagrazioni provenienti dall’interno della basilica ma si tratta probabilmente delle esplosioni controllate degli specialisti entrati in azione per un’opera preventiva di “sminamento” nel timore che l’attentatore abbia nascosto degli ordigni esplosivi. A Beauveau, sede del ministero dell’Interno, il presidente Emmanuel Macron, presiede la riunione della cellula di crisi immediatamente attivata dal premier Jean Castex e dal ministro dell’Interno Gerard Darmanin: i due hanno interrotto improvvisamente la loro partecipazione all’illustrazione in Parlamento del nuovo lockdown annunciato ieri. L’Assemblea Nazionale (la Camera bassa in cui si stava svolgendo il dibattito) ha già osservato un minuto di silenzio. Macron a fine mattinata si recherà sul luogo dell’attentato. A Nizza, intanto, il quartiere della cattedrale è chiuso al traffico e deserto: negozianti e impiegati degli uffici restano al loro posto di lavoro. Ma “la rabbia in Francia sta montando: da giorni si avvertiva qui a Nizza un’esasperazione palpabile”, ha raccontato un testimone. “Mi sono rintanato dentro l’ufficio perché vedevo la gente correre. Ho sentito sette colpi d’arma da fuoco e ho avuto molta paura”, ha proseguito Fabrice Viriglio, proprietario di un’agenzia assicurazione accanto alla cattedrale di Nizza. Nizza fu teatro il 14 luglio del 2016 di un terrificante attentato: un camion di consegne si lanciò contro la folla che partecipava alle celebrazioni della festa nazionale sul Lungomare, la celebre Promenade des Anglais. Il bilancio fu tragico: 84 morti. “Dobbiamo applicare il pugno duro. Non se ne puo’ piu’. Ci vuole il pugno duro, va sconfitto il nemico: l’islamofascismo”, ha attaccato il sindaco Estrosi. Pochi giorni fa a Parigi, era stato decapitato il professore di storia Samuel Paty. Aveva mostrato in classe le vignette su Maometto.
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