FANTASTICA scienza!!! Redazione L’età esatta in cui diventi troppo vecchio per uscire la sera, secondo uno studio… Uno studio condotto in Gran Bretagna ha fotografato questa situazione e ha stabilito che, indicativamente e in media, 37 anni è l’età in cui ufficialmente si invecchia. E tutto ciò che si faceva prima di tale età perde appeal quasi completamente. L’uccisione dell’Io giovane e brillante che passava con disinvoltura da un cocktail ad una discussione ad una festa, condendo il tutto con limonate selvagge contro i muri e la rubrica del telefono imbottita di nuovi numeri ogni santa sera. Un bel rito di saluto a ciò che è stato e via, meglio infilarsi i pantaloni comodi della tuta e attorcigliarsi sul divano. Stare in casa is the new uscire, direbbe qualcuno. Ma la correlazione con l’età non sembra esserci, in questo caso: è più una questione economica (per 6 intervistati su 10), ma molto può anche la noia di doversi preparare per uscire (22%). Da cosa si capisce che l’età adulta, invece, può influire?Da alcune risposte degli intervistati: il costo di una serata fuori va sommato a quello della/del babysitter per i figli, ottima ragione per evitare di uscire secondo il 12% degli interpellati. Ma sin qui, si può anche essere genitori molto precoci. La vera discriminante del diventare adulti è l’hangover. Peggio, il pensie dell’hangover. Il 29% ha dichiarato di non essere più in grado di riuscire ad affrontare i postumi da sbornia con la stessa, sfrontata capacità di quando era più giovane. A 20 anni passare le notti abbracciato ai banconi dei pub o a sconosciuti con cui condividere le manciate di ore che separavano dall’arrivo dell’alba sembrava normale. A 30 è una prospettiva che atterrisce.Ma non tutto è un male. Non bisogna disperarsi lustrando i ricordi e i momenti di gloria da ventenne dei quali, molte volte, abbiamo rischiato di pentirci (o lo abbiamo fatto, ma fingendo che non fosse così). È un naturale processo di eliminazione di ciò che non ci piace più: le cose cambiano. A 20 anni sei in un modo, a 40 in un altro, a 60 un altro ancora. Pur restando te stesso, la fame di mondo che puoi avere negli anni universitari non sarà mai la stessa fame di mondo che avrai in quelli pienamente lavorativi. Cambiano le relazioni, cambiano le case, cambiano le amicizie, gli interessi, gli impegni politici. Le priorità diventano altre.Si preferisce un cocktail solo ma fatto divinamente per poi stare in casa a rilassarsi, invece di scolarsi drink pessimi uno dietro l’altro nei nuovi locali che aprono a ciclo continuo nelle grandi città. Se la serata con gli amici si sposta dal pub dopocena ad un ristorante per cenare presto, se l’idea di sprofondare nel divano con popcorn e serie tv preferita è più allettante del prepararsi per uscire, assecondatevi. Se di quei postumi della sbornia ricordate più le conseguenze drammatiche che non le cause divertenti, probabilmente vi state avvicinando ai 37 anni. Fossero anche solo mentali. Condividi:TwitterFacebook