“Il grande porto della Provincia di Caltanissetta”
Redazione
Secondo il nostro punto di vista tecnico difficilmente potrà essere costruito “il grande porto della Provincia di Caltanissetta” con quella localizzazione, nel lungomare di Gela, mancano le condizioni tecniche minime ed essenziali quali strade, viabilità, ferrovie, gli spazi a terra che devono essere il 75% dello specchio d’acqua, l’area parcheggi {un posto auto ogni tre imbarcazioni}, le aree per i capannoni, officine, le zone commerciali, di ristoro, e molto altro ancora. Se la Provincia di Caltanissetta e la Città di Gela vogliono uno sbocco sul Mediterraneo devono progettare la grande infrastruttura in C.da Bulala dove sussistono tutte le condizioni di logistica, spazi e viabilità. Ma occorre tempo per la progettazione, per i finanziamenti, per la realizzazione.
Per tale motivo, perchè non utilizzare l’unica infrastruttura presente in provincia di Caltanissetta che ci permetterebbe il collegamento diretto con tutti i paesi del Mediterraneo, senza grosse spese, il porto isola da nostro progetto e previsione può essere utilizzato anche per fini turistici e commerciali.
Troviamo inevitabile suggerire di posizionare una o più piattaforme galleggianti removibili accanto al pontile sul lato ponente del porto isola di Gela, struttura ancorata con pesi morti al fondale e collegata con dei pontiletti in acciaio, una soluzione semplice, non invasiva, e poco costosa. Le passerelle per normativa avrebbero una pendenza non superiore a 32° potrebbero transitare pure i Tir. Spesa prevista 1,2 milioni di euro, inoltre abbiamo viabilità, Gela-Catania, Gela-Siracusa, Gela-Ragusa, ferrovia piana del signore già presente e funzionante e la vasta piana di Gela la seconda per estensione della Sicilia.
Alla raffineria andrebbe l’utilizzo dei 1200 metri della diga foranea, tale infrastruttura a testa di ponte e stata già fonte di progetto della società SIGMA Ingegneria S.r.l. di Palermo progetto commissionato da Eni, che ha disatteso investimenti di manutenzione sul pontile per 40 milioni di euro, dunque di fatto e di diritto non è più interessata al pontile che misura 3,5 km, il pontile e le piattaforme galleggianti removibili sono perfetti per l’attracco di traghetti, catamarani, e piccole navi commerciali. Per non alterare la normale produzione di Eni abbiamo previsto l’utilizzo dell’entrata secondaria della dell’ex raffineria subito dopo il lungomare di Gela.
Misure tecniche del Pontile di Gela:
Lunghezza pontile 3250 metri, larghezza otto metri, altezza sul livello del mare sette metri.
Diga Foranea 1200 metri;
Distanza tra pontile e diga foranea centocinquanta metri.
Grandezza piattaforme galleggianti removibili duecento mq, ancorate con catene e 20 pesi morti, collegamento tra piattaforma galleggiante removibile e pontile due pontiletti in acciaio con una lunghezza di dieci metri e larghezza di quattro.
Fondali di interesse progettuale a 400 metri all’imbocco (terra ferma) 430 metri di profondità perfetta per pescaggio di aliscafi, catamarani, a testa di ponte 10,60 metri perfetta per i traghetti e navi commerciali.
Le parti attrici del nostro progetto sono Comune di Gela, Regione Siciliana, Eni, Enimed, da subito sarà possibile fare attraccare aliscafi, e traghetti facendo transitare dalla città del Golfo 45.000 persone in 90 giorni, l’economia circolare permetterà di sbloccare il mercato turistico e ricettivo facendo ripartire l’economia della nostra bellissima Provincia di Caltanissetta.
@Dott. Francesco Agati