Sicilia, Razza, il Covid e la mozione di censura: «Ho lavorato tanto, farò ancora di più»

Redazione

L’assessore alla Salute della Regione Siciliana parla della difficile gestione della pandemia e delle critiche dell’opposizione sul suo operato

Catania – Assessore Razza, mercoledì prossimo all’Ars si discuterà la mozione di censura presentata nei suoi confronti dalle opposizioni. Al di là dei numeri in Aula, lei si sente con la coscienza a posto? Sul fronte Covid ha fatto tutto quello che c’era da fare?

«Per mesi, dallo scorso febbraio, abbiamo lavorato senza tregua. Ma non devo dirlo io, che sono certamente di parte. Penso di avere onorato, tra mille difficoltà, il mandato ricevuto dal presidente della Regione, soprattutto nel dovere affrontare un evento di portata storica come una pandemia».

C’è una sua circolare sull’applicazione del piano anti-Covid, datata 11 settembre. Cosa s’è fatto in estate, quando comunque la seconda ondata era più che prevedibile?

«Intanto partiamo da prima dell’estate: se in questi anni non avessimo aperto strutture nuove e se non avessimo investito in riqualificazione, come la Sicilia avrebbe affrontato lo scenario attuale? Capisco la rimozione di massa degli eventi vicini, ma se, per fare solo un esempio, a Catania non avessimo aperto il San Marco, qualcuno ricorda quanti erano i posti di terapia intensiva al Vittorio Emanuele? In estate, poi, abbiamo avviato opere strutturali, aumentato posti letto di terapia intensiva e rafforzato con oltre 3mila persone le dotazioni organiche, solo per fare altri due esempi. Anche le Rsa Covid e gli Hotel Covid svolgono una funzione importante per garantire il ricambio in corsia. Alcuni si sono dimenticati che da noi le strutture di bassa complessità, invocate adesso dal governo nazionale, esistono dal mese di aprile…».

Il presidente Musumeci, in un’intervista al nostro giornale, le ha esternato «rinnovata e convinta fiducia». Ma più volte esponenti del centrodestra hanno criticato alcune scelte. «Vogliono smarcarsi dal fallimento dell’assessore», dice il dem Cracolici. Lei è un problema per la maggioranza? E l’opposizione? Non poteva essere più coinvolta nelle scelte?

«Sono grato al presidente e per il resto accetto ogni critica. So che sono tutti in buona fede, anche se qualcuno non sa di esserlo».

@Lasicilia