America sotto choc: assalto al Congresso. Quattro morti e 52 arresti

Redazione

Nella serata di ieri in Italia, nel pomeriggio di Washington D.C. negli Stati Uniti, in seguito a un discorso e successivo appello di Donald Trump ai suoi elettori è stato preso d’assalto il Campidoglio, la sede del Congresso in cui si stava tenendo la riunione per ratificare l’elezione di Joe Biden a nuovo presidente degli Stati Uniti. Una riunione interrotta dalla folla di manifestanti che prima ha rotto le barriere protettive messe in atto dalla polizia e poi ha addirittura fatto irruzione occupando le aule grazie al gruppo organizzato di rivoltosi noto come Pride Boys. Immediata la replica e lo sdegno di quasi tutte le forze politiche, ma non dello stesso Trump che li ha definiti patrioti, e altrettanto importante è stata la risposta delle forze dell’ordine che hanno utilizzato fumogeni e idranti per disperdere la folla e liberare il Campidoglio, tornato in sicurezza nel corso della notte italiana.

4 MORTI – ​ Negli scontri a Capitol Hill sono morte quattro persone, mentre i feriti sono 13. Una delle vittime è stata identificata in serata. Si chiama Ashli Babbitt, una supporter di Trump di San Diego ec-veterana dell’ Us. Air Force. Secondo i media americani Ashli sarebbe stata colpita da uno degli agenti della polizia di Capitol Hill.

VERSO BIDEN PRESIDENTE – Nel corso della notte italiana la seduta è ripresa dopo che le aule sono state sgomberate, sanificate e messe in sicurezza. L’obiettivo è arrivare, nel corso della notte americana a confermare l’elezione di Joe Biden come presidente. Solo 6 senatori sui 14 iniziali hanno confermato le obiezioni ai risultati nell’Arizona, lo Stato che i parlamentari avevano cominciato a esaminare, prima dell’irruzione dei manifestanti. Resistono con Trump i senatori Ted Cruz (Texas) e Josh Hawley (Missouri). Ma altri big del partito, che pure negli ultimi mesi hanno appoggiato senza riserve il presidente, si sono dissociati in modo netto. ​

TRUMP, 25ESIMO EMANDAMENTO – Secondo quanto riportato da CNN alcuni ministri del governo Trump stanno discutendo se ricorrere al 25°emendamento che potrebbe quindi portare alla rimozione del presidente in carica e affidare il Paese al suo vice, Mike Pence. La procedura richiede il consenso ovviamente di Pence e di due terzi dei componenti di ciascuna Camera.

BIDEN PRESIDENTE – Nel corso della mattinata italiana il Congresso ha ratificato l’elezione di Joe Biden come nuovo presidente degli Stati Uniti. Il ​Congresso ha completato il passaggio finale del processo elettorale con la certificazione di tutti i voti elettorali. 

TRUMP PROMETTE PACE – “​Anche se sono totalmente in disaccordo con il risultato delle elezioni, e i fatti mi confermano, tuttavia ci sarà una transizione ordinata il 20 gennaio”, ha detto Trump in una nota. “Ho sempre detto che avremmo continuato la nostra battaglia per garantire che venissero conteggiati solo i voti legali. Anche se questo rappresenta la fine del più grande primo mandato nella storia presidenziale, è solo l’inizio della nostra lotta per Rendere l’America di nuovo grande”

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