La REA denuncia il Comune di Gela davanti all’autorità per le garanzie delle comunicazioni AGCOM

Redazione

Per la REA (radiotelevisioni europee associate) l’Amministrazione Comunale di Gela, per la seconda volta, ha provato deliberatamente a raggirare le regole per la gestione delle risorse pubbliche.


L’AGCOM metterà fine ai diversi tentativi di raggirare le regole ed il criterio etico e morale, ma anche per il rispetto della trasparenza ed equità nella gestione delle risorse pubbliche.

In nome e per conto di diverse emittenti associate si segnala la presunta violazione
dell’articolo 41 TUSMAR 
contenuta nella Determina Dirigenziale n. 229 del 9 marzo
2021 del Comune di Gela avente per oggetto “Acquisizione da Media Master Srl del
servizio messaggi di promozione del territorio e comunicazione istituzionale”.


L’ Associazione REA è intervenuta nel procedimento per le modalità di
ripartizione della quota di spettanza della Pubblicità Istituzionale del Comune di Gela
facendo presente, al competente Comitato degli esperti appositamente istituito il 25
gennaio 2021 presso l’Ufficio del Segretario Generale, Dottoressa Giovanna Divono, che
il riparto delle percentuali da assegnare ai diversi comparti della comunicazione, ai sensi
dell’articolo 41 del Testo Unico della Radiotelevisione, non rispettava il minimo sindacale
del 15% alle radio e tv locali.


Infatti, dalla lettura della predetta Delibera Dirigenziale, si evince che appena il 5% viene
assegnato alle radio tv locali, mentre il rimanente 10% è assegnato, in modo
ingiustificato, alla Soc. Media Master Press che, unitamente al 35% in quota libera
accumula il 45% di tutta la somma disponibile lasciando le briciole alle altre emittenti
aventi diritto.


L’operazione è tanto più grave se si considera che la Soc. Master Press a cui viene
assegnata la commissione è in evidente conflitto d’interessi essendo essa stessa
proprietaria di un ramo di azienda televisivo corrente con il marchio “Rete Chiara”.
Tanto si segnala non solo per un oggettivo criterio etico e morale, ma anche per il rispetto
della trasparenza ed equità nella gestione delle risorse pubbliche.


Pertanto, si confida nell’autorevole intervento dell’Autorità affinché verifichi la legittimità
della Determina Dirigenziale in questione ai sensi dell’articolo 41 del TUSMAR