L’antico libro torna a casa. Social e sensibilità culturale per riportare a Gela le sue “memorie istoriche”
Redazione
Una storia a lieto fine, che unisce la cultura e i social, l’amore per la città e la passione per la storia. In mezzo c’è anche altro: disinteresse, superficialità, menefreghismo. Ma le belle notizie, in questo caso, riescono a far notizia più delle meno belle. È tornato “a casa” il libro prima donato dal prof. Nuccio Mulè al Comune di Gela e poi misteriosamente scomparso. Dobbiamo riavvolgere il nastro e ritornare a cinque anni fa: era il maggio 2016 quando il prof. Mulè consegnava all’allora sindaco Domenico Messinese durante una cerimonia ufficiale il libro dal titolo “Delle memorie istoriche dell’antica città di Gela nella Sicilia”, prezioso antico volume del 1753 scritto dal carmelitano licatese Padre Maestro Carlo Filiberto Pizolanti e stampato a Palermo.
Il libro apparteneva alla collezione privata di Mulè, noto cultore ed esperto di storia locale. Obiettivo quello di istituzionalizzare il volume, curandone il restauro e la relativa esposizione al pubblico. Negli anni però, nulla si è mosso. Così Mulè ha fatto richiesta al sindaco Lucio Greco per riottenere il libro mai valorizzato. Ma cerca di qua e cerca di là, del testo non si è trovata la benché minima traccia. Perduto, o peggio ancora rubato da chi sapeva luogo di conservazione e valore di un vero e proprio reperto storico. Nonostante la grande amarezza, il prof. Mulè non si è dato per vinto e, denunciando il tutto, ha coinvolto nelle ultime settimane la città tramite i suoi post su Facebook in una vera e propria mobilitazione, caratterizzata da una campagna di raccolta fondi (e di sensibilizzazione culturale) collettiva: una seconda copia del libro, dal valore iniziale di 1700 euro – poi “sceso” a 1100 grazie ad uno sconto del venditore – è stato così ricomprato dai tanti cittadini che hanno partecipato all’iniziativa.
Tra loro anche amministratori e rappresentanti di associazioni, ma soprattutto gente legata al patrimonio storico-culturale di Gela e al concetto di bene comune, particolarmente sconosciuto a tanti altri. Ieri il pacco con il libro è arrivato a casa, un piccolo grande pezzo di storia è tornato in città. Come annunciato sul suo profilo personale, il prof. Mulè ringrazierà coloro che hanno sostenuto l’impresa donando cartoline e altre testimonianze storiche di Gela e del suo intramontabile passato. Oltre la gioia per un “moto” popolare che ha permesso di riparare il danno iniziale, resta sullo sfondo l’ennesima triste vicenda di cui sono protagoniste la noncuranza, la distrazione e, peggio, il dolo. Proprio all’interno della “macchina” comunale.
(Foto del libro appena arrivato, tratta dal profilo Facebook del prof. Mulè)