Coronavirus, al via allo Spallanzani la sperimentazione del vaccino
Redazione
Una donna la prima volontaria: “Sono orgogliosa ed emozionata”. Zingaretti: “Sarà per tutti”. Il test sarà effettuato su 90 persone
Zingaretti: “Vaccino bene comune” – “Crediamo molto nel vaccino bene comune – chiarisce il governatore -. La Regione seguirà passo dopo passo il processo di sperimentazione per arrivare alla distribuzione il prima possibile”.
“Responsabili o si torna indietro” – Zingaretti rinnova poi il suo “appello alla responsabilità delle persone. Non è corretto che ancora una volta si scarichino sul personale sanitario i pericoli del coronavirus. Stiamo facendo di tutto per incentivare il filtro e individuare i positivi, ma senza il senso di responsabilità di tutti non ce la faremo mai. Rischiamo di tornare indietro. Servono comportamenti responsabili, che non vuol dire non vivere”.
Una donna la prima volontaria – Il vaccino è stato realizzato, prodotto e brevettato dalla società biotecnologica italiana ReiThera. Una donna la prima volontaria che, scelta tra le migliaia di persone che si sono offerte, ha ricevuto tramite iniezione intramuscolare la dose iniziando l’iter che la porterà nei prossimi mesi a sottoporsi a una serie di controlli periodici ravvicinati, utili ai ricercatori per verificare la sicurezza e la tollerabilità, come anche gli eventuali effetti collaterali.
“Sono orgogliosa e emozionata” – All’inizio della sua esperienza la donna, dopo che le è stata inoculata la prima dose allo Spallanzani, ha detto: “Sono emozionata e orgogliosa. Spero di poter essere utile al nostro popolo. Mi auguro che la mia disponibilità possa aiutare a salvare vite e che le persone siano sempre più responsabili per non mettere a rischio se stessi e gli altri”.
Speranza: “L’Italia raccoglie la sfida” – Con l’avvio in Italia dei test clinici di un candidato vaccino contro il coronavirus “le intelligenze e la ricerca del nostro Paese sono al servizio della sfida mondiale per sconfiggere il Covid”: è questo il commento del ministro della Salute, Roberto Speranza, su Facebook.
Volontari, età, test – La sperimentazione, messa a punto da un team di ricercatori e clinici dello Spallanzani in collaborazione con la società biotech che l’ha prodotto, sarà organizzata con i volontari in gruppi di età: 45 sono tra i 18 e i 55 anni, altrettanti oltre i 65 anni. Ogni gruppo sarà suddiviso a ua volta in tre sottogruppi da 15 persone, a ciascuna delle quali sarà somministrato un diverso dosaggio del preparato. Una parte dei test saranno effettuati al Centro ricerche cliniche Policlinico G.B. Rossi di Verona. Se i primi risultati della fase 1 saranno positivi, entro fine anno si darà il via alle fasi 2 e 3, che saranno condotte su un numero maggiore di volontari anche in Paesi dove la circolazione del virus è più attiva.
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