Mobilità ciclistica: la Fiab sollecita gli interventi
Redazione
Nella cronaca cittadina gli incidenti stradali con feriti sembrano essere ormai all’ordine del giorno, mentre è solo di qualche giorno fa la notizia, tragica, della morte di un ciclista investito da un’auto. Sono i segnali chiari di una mobilità non sicura, che patisce e mostra un abbandono pericoloso per tutti quelli che il Codice della Strada chiama gli utenti vulnerabili: pedoni, anziani, bambini, ciclisti urbani, persone con disabilità, cittadini, che vorrebbero muoversi in libertà ed in sicurezza ma non possono farlo, perché assediati dall’onnipresente presenza dell’auto e dall’assenza di politiche adeguate sulla gestione della mobilità.
Eppure ci sono occasioni che non vanno sprecate, come il finanziamento di oltre 200.000,00 € che il Governo ha destinato al Comune di Gela esclusivamente per interventi che garantiscano la sicurezza della circolazione ciclistica cittadina, quali l’ampliamento della rete ciclabile e la realizzazione di corsie ciclabili. “Il Comune sembra abbia già ricevuto una somma pari a poco meno di 100.000,00 € per avviare tale attività. Attenzione, non si parla di piste ciclabili, infrastrutture costose e realizzabili solo in determinate zone – dice il presidente della Fiab Simone Morgana – si parla di sicurezza della mobilità ciclistica e corsie ciclabili. Quindi interventi da realizzare prevalentemente in centro storico, su corso Salvatore Aldisio, su via Palazzi, in zone centrali e trafficate dove servono specifici interventi di moderazione del traffico, con corsie ciclabili (non piste), zone pedonali, zone 20 e ztl. Queste somme servono per realizzare queste azioni e sono fondamentali per sviluppare una mobilità ciclistica in città. Vorremmo capire a che punto si trova il lavoro dell’amministrazione, consapevoli che queste somme non possono essere destinate ad altri interventi. Rendendoci sempre disponibili al confronto per fare in modo che questa possa essere un’opportunità di crescita per la città di Gela che tali interventi vengano realizzati in conformità con le previsioni del Codice della Strada”.