Colleferro, la madre dei fratelli Bianchi: “Non giudicate i miei figli dalle foto” | La fidanzata di Gabriele: “Se ha sbagliato dovrà pagare”
Redazione
“Sono sicura che non sono stati loro a uccidere. Una madre certe cose le sa”. La fidanzata di Gabriele, incinta al sesto mese, travolta da insulti e minacce
“Se hanno sbagliato è giusto che paghino”. A dirlo tra le lacrime la madre dei fratelli Bianchi e la fidanzata del maggiore dei due, Gabriele. La 28enne Silvia Ladaga è incinta ed è stata travolta da insulti contro il figlio che porta in grembo. Oggi l’autopsia sul corpo di Willy Montero. Dal carcere scambio di accuse tra gli arrestati. Francesco Belleggia contro i fratelli: “Sono stati loro”, ma i due negano.
“Mi vergogno per gli assassini di Willy, ma i miei figli non sono i mostri che avete descritto e la piena verità su di loro verrà fuori”. Chiusa in casa da domenica, il giorno dopo il brutale assassinio di Willy Monteiro Duarte, la madre dei due fratelli Bianchi, in carcere con l’accusa di omicidio preterintenzionale, si sfoga.
“Se penso alla mamma di Willy sto male” dice al Corriere della Sera. “Vorrei mandarle un abbraccio, ma a che servono le parole? So che la sua vita è distrutta e niente sarà più come prima”.
La donna, 55 anni, madre di quattro figli, il primo avuto quando ne aveva 22, invita a non giudicare i figli dalle foto che li ritraggono in pose da spacconi, con i tatuaggi, i muscoli in bella mostra e gli orologi costosi. E aggiunge: “Se i miei figli hanno sbagliato è giusto che paghino, ma sono sicura che non sono stati loro a uccidere, una madre certe cose le sa”.
La fidanzata di Gabriele, Silvia Ladaga, intervistata dalla Repubblica dice: “La giustizia farà il suo corso, uscirà la verità. Se Gabriele ha sbagliato è giusto che paghi”. La 28enne, candidata ma non eletta due anni fa alla Regione Lazio per Forza Italia, rifiuta di credere che a sferrare il calcio mortale che ha ucciso Willy sia stato il suo compagno, dal quale aspetta un figlio.
“Non è in grado di commettere un omicidio, non è da lui. Accanirsi su un ragazzino fragile, non è da lui…”.
In queste ore la donna, al sesto mese di gravidanza, è stata costretta a chiudere tutti gli account social perché sommersa da insulti e minacce contro il figlio che porta in grembo.
Odio chiama odio. Mentre dal carcere gli accusati si scambiano le accuse, il padre della ragazza dice: “Ho provato a dire a Sivlia che quel ragazzo non andava bene, ma lei era innamorata…”.
Così presa da un ragazzo forse distante da lei, da aiutarlo ad aprire una frutteria ambulante a Corio, subito dopo il lockdown. Gabriele, oltre che da uno dei fermati, Francesco Belleggia, sarebbe stato accusato da almeno due testimoni, di aver sferrato il calcio mortale che si è portato via per sempre la vita del giovane Willy.
Oggi verrà effettuata l’autopsia, fondamentale per gli inquirenti per cambiare il capo d’accusa in omicidio volontario.
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